venerdì 5 gennaio 2007
QUESTA NON È DAVVERO UNA CASA COMUNE(ovvero una sorta d'inizio...)
Bè.Cerchiamo di non prendercela con nessuno se poi la nostalgia ti prende alla gola e non ti lascia andare neanche se la preghi in ginocchio e giuri di non farlo mai più.
Ascoltare "Closing time" di Tom Waits e pensare di farla franca è davvero impensabile.
Questa sera mi è capitata una cosa che,da quando sono qui nel freddo nord,oramai è diventata una sorta di abitudine.
Tornata dalla redazione,giusto un attimo prima di mettermi a cucinare...oh,bè cucinare...riscaldare qualcosa al microonde...mi sono appisolata sul divano,giusto un attimo...un attimo solo e poi mi alzo...ecco,sono le 19e47,alle1950 sarò in piedi,attiva davanti al mio fornetto...un attimo solo...
Quando ho riaperto gli occhi ero convinta che fosse mattina.Con la solita sensazione di non ricordare bene cosa dovessi fare,ma che in ogni caso dovevo farlo veloce,qualunque cosa fosse...nel buio della stanza non ho avuto il tempo neanche di visualizzare i contorni delle cose intorno a me, che ho cominciato a pensare...
Se è mattina,che ore saranno?Probabilmente le 8.00.
8.00: Stefano apre la porta della sua stanza,ciabattando verso il bagno,portandosi dietro il suo accappatoio...la doccia durerà circa dieci minuti...
8.10:dalla cucina arriva il profumo di caffè.La prima di una lunga serie di macchinette.Irene,è lei l'autrice del meraviglioso aroma.Aspetterà che esca seduta sulla sedia in cucina,quella vicino la porta,magari accenderà una sigaretta...
8.20:se mi dice male dovrò alzarmi ed andare a fare pipì.Poi tornerò naturalmente a letto.Vita da barman.In corridoio però biascicherò il primo "buongiorno" a Stefano che,finita la doccia,avvolto nel suo accappatoio,con le mani che stringono il cappuccio che quasi sembra una sorta di hobbit,si trascinerà in camera a vestirsi...10 minuti al massimo,12 se andrà in moto e dovrà indossare l'"armatura"...
8.30(35):Giangi fa appena in tempo a spegnere la sveglia,alzarsi,aprire le finestre che già è in bagno.Gli do al massimo 4minuti,5 se proprio ha sonno...l'unico uomo sulla terra la cui preparazione completa richiede 9minuti e mezzo esatti...se ha letto il mio biglietto sullo specchio che dice di svegliarmi busserà,circa...ora!alla mia porta.In modo estremamente delicato.Credo che tema mie reazioni imprevedibili.
Non sa che io sono quasi sempre già sveglia e molte volte sorrido.qualche parola con Stefano in corridoio porterà via altri minuti...ora mi alzo,mi alzo e li saluto...solo un attimo,ancora un attimo...
9.10:Cazzo!Sono usciti!L'ho sentita la porta che sbatteva?Oh bè,ci vedremo stasera tanto...andrea?Bè di lui percepirò la presenza alle11,quando riuscirò ad alzarmi...se mi dice bene starà ancora dormendo sotto il suo piumone a righe...se mi dice male lo vedrò entrare furtivamente in bagno,sentendolo urlare oltre la porta,diversi minuti dopo,qualcosa come "caffèèèè".Rigorosamente in pugliese.
Sono queste le cose che più mi mancano.
Aprire gli occhi e rendermi conto di non essere a Casa-Lourdes è il primo tuffo al cuore dellla giornata.
Seguito sempre da una risata appena penso alle loro faccette.
LE TAZZINE!!!
"Lo so,lo so,lo sooooo!Prometto che la prossima volta...te lo giuro,ma adesso basta,per favore bastaaaaa...!"
Aaaaaarrrggghhhh.Mio dio.Era solo un sogno,un brutto sogno.Che ore saranno?Troppo tardi per telefonare...sono tutta sudata,dov'è la luce?Eccola.Eccomi qua.Ora magari mi alzo un attimo,che ci metto in fondo?Ha ragione lui,bastano due minuti a dir tanto...allora lo faccio eh...ecco...dio,quando ti alzi all'improvviso di notte,la testa gira tantissimo.
Ecco la cucina e poi:loro.Le tazzine maledette.Ora ne prendo una e...dio mio.Aveva ragione.aveva ragione lui.Sarebbero bastati appena due minuti.Solo due e il caffè non si sarebbe incrostato sul fondo.
Fortuna che sono a Milano.Fortuna che non può vedermi.In fondo sono solo dodici mesi che mi suggerisce di farlo.Bè,ogni pensiero ha bisogno del suo tempo per essere elaborato.
Fondo di caffè da non far incrostare sul fondo:dodici mesi.
Domani mattina,dopo la colazione,sicuramente lo farò.Sarà il mio primo,unico pensiero.
Le tazzine.Peccato non essere a pochi metri per poterlo svegliare trionfante con la mia tazzina pulita.
Sarà fiero di me quando tornerò a Roma.
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